Lettera del Dirigente Scolastico agli alunni dell’IIS Maffucci

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Pubblicato il: 21 Aprile 2020 Emergenza Covid-19 · Notizie

Cari miei alunni del Maffucci di Calitri, come state? Io, vi dico subito: non sto molto bene! Calma! non ho addosso il Covid19, ma un suo effetto collaterale molto insidioso: il senso di vuoto che assale noi del genere umano che ogni cosa sente per questo consente con tutte le cose del mondo, per dirla con Tommaso Campanella! Mi mancano le albe e le notti dei tempi normali; le uscite di casa ed i viaggi per strada; le luci dei fari delle auto incrociate; i colori del grano che germoglia e delle gemmule che si schiudono in questa primavera surreale; una serata in pizzeria con amici; una birra al pub. Ma, soprattutto mi mancano l’ingresso a scuola, i saluti dei bidelli, i miei “giovani impiegati” e soprattutto, non lo credereste, mi mancate voi, cari alunni (i docenti un po’ meno, anche se “stanno buttando l’anima”, come suol dirsi, per tenervi desti e vivi!). Mi mancano il vostro vociare, le vostre risate, i vostri volti sorridenti o con qualche timore nascosto: mi manca la vostra vitalità So che anche a voi mancano tante cose, forse le stesse, anche se non mi faccio illusione alcuna sul mio mancarvi: è una situazione assurda, che nessuno si augurava, nessuno si aspettava! Eppure, io penso che, come sempre, sia la saggezza antica ad indicarci la via d’uscita: ex malo, bonum! Fare, cioè di questa condizione di disagio l’occasione per riflettere, per cercare di capire con tutta la nostra umanità, costituita di un inestricabile intreccio di emozioni, sentimenti e razionalità (Antonio Damasio) Per parte mia, dopo avere molto riflettuto ho scritto questo ai vostri insegnanti, pensando, però, a voi: «Il virus ha sconvolto il nostro presente, ma ancor di più farà per il nostro futuro. Quando ne usciremo, perché avverrà, come speriamo tutti, conteremo i danni, in termini di vite umane e di danni economici e sociali: a noi la scelta tra le tenebre e il regno, come diceva J.Monod nel Caso e la Necessità! Cioè, toccherà a noi capire se può ancora esistere in futuro una società individualista del bellum omnium contra omnes oppure prevarrà la social catena in cui sperava Leopardi nella Ginestra, proprio per difenderci dall’empia natura, in vero, indifferente. Quindi, il problema sarà stabilire quali valori vogliamo proporre ai nostri ragazzi, ai vostri figli quali testimonianze vogliamo offrire? A mio avviso servirà un radicale cambiamento di mentalità che, riducendo all’estremo, abbia al centro la visione di J.P Sartre della libertà come responsabilità ed una sua affermazione lapidaria, da La Nausea : bisogna capire che un diritto non è che l’altro aspetto di un dovere! In Italia, ormai, è prevalsa l’idea che il diritto è un privilegio e che tutto sia dovuto: ecco perché meriti e bisogni si sono confusi ed i nostri giovani sono cresciuti in massima parte come spettatori e non protagonisti della loro stessa vita!! Io vi invito a credere nella necessità di far trovare ai nostri ragazzi il senso della vita nell’impegno, nella gioia dei risultati nel valore delle idee che diventano azioni e non nel valore del possesso delle cose.»Ecco, ora tocca a voi riflettere su cosa ne sarà della vostra e nostra Terra, della vostra e nostra vita: c’è un appunto che vi ho sempre mosso inutilmente, facevate “spallucce”, eravate malati senza saperlo e non potevate curarvi! Ed allora adesso, che siete costretti nella vostra prigione dorata ma non amata, è più facile ribadirlo: lo stato pessimo del Pianeta e di tante distorsioni sociali, compreso l’abbandono delle nostre terre, è stato anche il risultato di un ritiro nel privato più assoluto di voi ragazzi, di voi giovani che siete l’energia pura. Vi esiliavate, convinti che le cose andassero avanti sempre allo stesso modo, che qualcuno ci pensava e a voi toccava godere solo dei beni senza capirne il valore. No, cari ragazzi: non vivete nel migliore dei mondi possibili, come diceva Leibniz, forse neanche nel peggiore, come diceva Rousseau, ma viviamo in una realtà che è frutta dell’intreccio tra Natura e Storia e poiché la Storia la facciamo noi, anche se non a nostro piacimento (Marx), o vi date da fare oppure la subirete, con tutte le tragiche conseguenze! Ed ecco perché dovete scendere in campo: giocare la vostra partita da protagonisti, come capitò fortunatamente alla mia generazione di studente di prima liceo nel lontano 1969, sapendo che nulla è più scontato e che tutto dipende da ciascuno. Venendo ora a qualcosa che vi preme di più (maiora premunt diceva Virgilio! ) voi avete letto, spero, che molto probabilmente non si tornerà più a scuola, per cui la vostra valutazione verrà effettuata dal Consiglio di classe, che vi dovrà ammettere alla classe successiva con una media temporanea, per cui chi ha debiti dovrà recuperarli nei mesi di settembre ottobre, con modalità da stabilire: insomma sarete ammessi alla classe successiva. Per voi di quinta dovrete sostenere gli esami, che cominceranno entro il 1 luglio, con una Commissione tutta interna e Presidente esterno, e sarete ammessi con un credito di cui sapremo le modalità di attribuzione. Si sta discutendo se farete le prove scritte ( se si, la prima di carattere nazionale su periodi storici che non superano l’800, mentre la seconda prova sarà proposta dal vostro insegnante) oppure solo la prova orale: in questo caso, la prova avrà 60 dei 100 punti. Ciò chiarito, credo che possiate anche tirare un respiro di sollievo: di solito, le vostre preoccupazioni sono in sequenza: sarò promosso o cosa? Con che media? Con che credito? La prima è ormai definita, non credo alla possibilità di tornare ad ottobre nell’anno precedente, restano le medie ed i crediti, per i quali potete ancora adesso cercare di ottenere buoni elementi di valutazione anche con la didattica a distanza. Posso immaginare, ad occhio, che molti di voi si sentiranno spinti a mollare o ad adagiarsi: e così arriviamo ad un’altra mia affermazione non capita o apprezzata con un bonario sorriso di compatimento! Non si studia per la scuola, ma si studia per la vita!!Spero sia ora è l’occasione giusta per riflettere su questa necessità ed utilizzare questo infinito tempo che non scorre per studiare in maniera meno legata agli obblighi scolastici e guardare al mondo con l consapevolezza che il futuro è di chi ha maggiori capacità di agire, quindi di conoscere ve di applicare competenze. Vi suggerisco quindi l’incontro con le riviste di approfondimento. Ora o mai più, anche all’età che avete, c’è bisogno di affacciarvi sul mondo della ricerca e dell’approfondimento in generale, in tutte le discipline, in tutte le sfaccettature. Andando con ordine: liceo scientifico ed artistico A voi dello Scientifico, anche per la mia formazione in cui ho esaltato ad un tempo le due culture, quella umanistica letteraria e quella scientifica, credo che possa suggerire da un lato il sito on line Lescienze.it, che è di facile consultazione ma anche di assoluto rigore, perché da sempre è la versione italiana di Scientific American e riporta articoli che hanno superato la peer review e pubblicati su Science e Nature. Dall’altro vi propongo Nuova Civiltà delle Macchine, una rivista trimestrale, storica, di filosofia e scienza, che sul suo sito omonimo ha trascritto in pdf tutti i numeri, quattro per ogni anno, in media, dal 1983 al 2012!!! Il sito mette a disposizione tutti i volumi con un bonifico di 50 €: viste le tante pizze e birre risparmiate, credo siano alla vostra portata! Potete almeno visionare i titoli: io ho diverse annate, perché feci abbonare il liceo di Sant’Angelo e mi compravo quelli che mi interessavano, ma lo farò per recuperare quelli dei primi anni, che sono bellissimi: Copernico, Galileo, Kant, Marx e così via. A voi dell’Artistico vi consiglio lo studio delle riviste di design, facendovi attrarre anche da altri settori come la moda, la grafica, la cura dei giardini e consultando nuovi software di esecuzione; vi richiamo il lavoro che stavate già facendo con i i proff. Custode Iorlano e Iannece, nel pensare una architettura di qualità per affrontare le necessità di un sisma ed ora di un’epidemia; visitate qualche sito di Storia dell’Arte, approfondendola analizzandone l’evoluzione nel tempo; vi propongo le visite virtuali dei migliori musei del Mondo e soprattutto gli scavi di Ercolano per la prima volta disponibili on line. A voi dei Tecnici Economici ed Agrario vi chiederei di leggere il Sole 24ore e di guardare con interesse una prima forma di specializzazione, tra il settore del credito, dell’industria, del commercio e del settore primario. Agli agronomi in particolare suggerirei lo studio del territorio dal punto di vista dell’analisi dei prodotti di eccellenza che stiamo producendo: dal vino all’olio; dal latte ai formaggi; dalle carni agli insaccati; dal grano alle farine alla pasta ed al pane, dalle castagne alle nocciole; dalla frutta agli ortaggi. Su questi argomenti dovrete avere davvero la conoscenza del meglio che già è in atto nei diversi comuni della zona, compresa la vicina Basilicata, per capire come andrebbe potenziata in futuro e fare economia con l’agricoltura. Insomma: approfittate di questo tempo, apparentemente sprecato, ma che al contrario riempirà la vostra mente per i prossimi decenni. Solo per la cronaca: io a 16 anni, grazie a mio fratello, leggevo Critica Marxista, Rinascita e Dimensioni nuove; ed ancora oggi ho dentro di me quelle letture, che ti cambiano la vita. Vi chiedo scusa se vi ho annoiato, sperando di avere allontanato un poco l’angoscia che ci ottunde tutti, e vi saluto con le stesse parole che ho usato verso i docenti, con la speranza che le possiate fare leggere anche ai vostri genitori. «Io penso che si debba lavorare assieme, umilmente, predisporsi a capire, a migliorarsi, ad imparare; e che nessuno dica più: non mi compete, bensì, cosa posso fare?. Nessuno è esperto, nessuno ha la parola che squadri d’ogni lato l’animo nostro informe, per dirla con Montale, ma insieme si può: la vita continua, la scuola continua, gli alunni ci chiamano! Torneremo fuori, a godere le passeggiate all’aperto, a giocare con gli amici, a cadere in amore; magari in riva al mare, sdraiati al sole inseguendo la vita, come l’avessimo sempre capita, come qualcosa capita per sempre (Guccini)!» Un grande abbraccio, per adesso solo virtuale, con la speranza di festeggiare con un grande concerto il mio pensionamento di settembre! Dimenticavo: buona Pasqua, comunque la vivrete, qualunque significato attribuiate alla festa; sappiate che la parola significa andare oltre, e noi dovremo andare molto oltre il male di questi giorni!

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